Cani e gatti paffutelli? Si, ma non troppo!

Immagine: Cani e gatti paffutelli? Si, ma non troppo!

E finalmente eccomi nuovamente qui a curare per voi la nuova rubrica dedicata al Pet Food, in collaborazione con la dottoressa Nutrizionista Alessia Candellone, che in sinergia con la clinica veterinaria Cvtrivoli mi supporta in questo particolare percorso.
Visto che i primi appuntamenti con il Pet Food e con gli articoli della nostra dottoressa Alessia sono stati da voi particolarmente graditi, il piano editoriale che ho pensato di realizzare sarà da oggi ben ricco di articoli diversi tra loro, e molte saranno le sorprese (che ovviamente non vi svelerò ancora) 😀
Riprendiamo con un discorso molto interessante a cui prestare sempre molta attenzione se condividiamo la nostra vita con cani e/o gatti: la forma fisica dei nostri pets…grassi, magri, paffutelli…ci sono delle regole o delle indicazioni da seguire per tenere sotto controllo la loro linea non tanto per una questione estetica ma più che altro di salute?
Ecco come ci risponde la dottoressa Alessia Candellone che per la stesura di questo articolo si è avvalsa della collaborazione della dottoressa Russo.

Si sa la cucina italiana è una tra le migliori al mondo.
Non solo per i sapori, ma anche per i valori nutritivi, tanto è che la dieta mediterranea è una delle più equilibrate e salutistiche.
Questo però non vale per gli animali domestici: secondo un’indagine di recente pubblicazione, circe il 29% dei proprietari italiani di cani e gatti dichiara che i loro animali sono in sovrappeso rispetto ad età, sesso e razza.
Questa percentuale però risulta essere sottostimata in quanto stima soggettiva e non basata su analisi degli indici corporei. Tra questa categoria di animali circa il 26% mangia gli avanzi da tavola perché  il 28% dei proprietari li vizia con leccornie varie…a maggior ragione se si tratta di cani, meno selettivi dei gatti rispetto al cibo.

Questo tipo di atteggiamenti non è molto corretto sia dal punto di vista comportamentale che nutrizionale, apportartando alla dieta del nostro amico a quattro zampe una percentuale di lipidi troppo alta.
Senza dubbio il grasso è una componete fondamentale di un piano alimentare sia umano che animale e la percentuale corretta di massa grassa che deve avere il nostro pet varia in base alla fase della crescita o se presente, del caso, qualche tipo di patologia.
Purtroppo quando il grasso è in eccesso e quindi molto spesso quando sovra-alimentiamo un animale, il grasso inevitabilmente si accumula, si va incontro a sovrappeso e a volte addirittura all’obesità.

In particolare così come per noi a due zampe anche per i nostri quattro zampe il principio è il medesimo, ovvero il sovrappeso è il risultato di una sproporzione tra quanto ingerito e quanto bruciato: l’animale cioè mangia di più rispetto al suo dispendio di energia.
A volte accade perché si acquistano degli alimenti di bassa qualità tendenzialmente low cost (spesso ben lontani dalla loro dieta ideale) e a volte come detto perché tendiamo a coccolare erroneamente i nostri amici pelosi dandogli del cibo senza poi fargli fare la giusta quantità di attività fisica sia in termini di passeggiate che di gioco.
Per quanto riguarda i gatti la situazione è similare: molto spesso vivono a casa, molto spesso sono da soli e troppo spesso, sentendoci in colpa perché li abbiamo fatti stare quasi tutto il giorno da soli appena arriviamo tendiamo a dare loro del cibo.
Molte volte l’alimentazione del gatto risulta eccessiva o troppo ricca di carboidrati e la sedentarietà non può far altro che creare situazioni di progressivo e pericoloso aumento di peso.
Se il sovrappeso è un fattore di rischio, l’obesità è un fattore ancora più pericoloso per la salute e provoca le stesse conseguenze che provoca in noi uomini: si aggravano le condizioni respiratorie e  cardiovascolari, si complicano le guarigioni dopo un infortunio e si può sviluppare il diabete, che nel gatto provoca  la lipidosi epatica (malattia del fegato).
E ancora…aumentano i rischi in caso di anestesia e operazioni, le articolazioni si logorano in malomodo e prima del tempo e possono insorgere problemi alla pelle.
In sostanza un cane o un gatto troppo cicciottello ha una aspettativa di vita meno bella di uno normopeso ed è soggetto a diversi problemi che diminuiscono la durata della stessa vita.
Bisogna quindi porre la corretta attenzione all’alimentazione del nostro amico a quattro zampe: acquistiamo del cibo di qualità, non esageriamo con la somministrazione e non eccediamo con i premi formato biscotto.
In più ricordiamoci sempre che anche loro hanno tanto bisogno di fare movimento, per sfogarsi e per vivere in modo sano come si meritano.

 

 

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