La mia nuova collaborazione con il fotografo Matteo Arpaio

Immagine: La mia nuova collaborazione con il fotografo Matteo Arpaio

Oggi ho il piacere di presentarvi un interessante professionista conosciuto di recente, un giovane fotografo di Torino, Matteo Arpaio.
A voi piace farvi fotografare?
A me no, per niente.
Mia mamma quando ero piccola, tutte le estati al mare, mi rendeva protagonista di un servizio fotografico con tanto di fotografo e pose studiate qui e là per parchi, spiaggie e chi più ne ha ne metta.
Mi ricordo che quel momento mi piaceva perché era un’occasione in più per mettere i miei vestitini che amavo tantissimo ma poi, una volta vestita, cadeva in me, il dramma più totale: il fotografo era li, davanti a me, che mi diceva di sorridere…oh mamma mia! 😀

Non ho assolutamente idea del perché, il periodo dell’infanzia per me è stato molto bello e non ero affatto una bambina triste, anzi, ridevo e parlavo con tutti…tranne che con il fotografo del mare…anzi…per dirla tutta…con i fotografi del mare, visto che mamma credo abbia provato tutti quelli in circolazione.
Sta di fatto che crescendo purtroppo non è cambiato nulla: a me piace abbastanza fotografare, certo non è il mio passatempo preferito anche se per lavoro fotografare il cibo è diventato un mestiere appunto che faccio molto volentieri, ma se mi devono fotografare, proprio non ci siamo.
Anni fa mi irrigidivo un po’, ormai dovendo essere fotografata per lavoro…non succede nemmeno più quello…eppure l’odio intrinseco e naturale che mi parte per quella povera persona che di fronte a me cerca di portare a casa un buon lavoro è, in quei momenti, incontrollabile e divento, a peggiorare la situazione, con delle espressioni di una tristezza che non potete immaginare.

Sta di fatto che di bravi, bravissimi fotografi ormai ne ho conosciuti davvero tanti ma nessuno è davvero riuscito a mettermi a mio agio…forse è proprio questo il problema…la mia consapevolezza che c’è qualcuno che è costretto a mettermi a mio agio…non è bellissimo…almeno per me.
Poi ho conosciuto Matteo Arpaio, il primo ad inaugurare il nuovo progetto: “I fotografi amici di Contemporaneo Food: le loro interviste e la loro creatività”.
Questo dei fotografi sarà un progetto che ci accompagnerà nel tempo e che ci permetterà di conoscere tanti nuovi giovani fotografi per lavoro o per passione che avranno il piacere di farsi vedere da un pubblico più vasto.
Matteo è venuto con me una domenica, quando sono andata al castello di Pralormo per parlare di spesa funzionale e cucina consapevole: mi ha fatto un po’ di foto qua e là per il parco e sono stata molto contenta del risultato finale.

Ovviamente appena è arrivato per metterlo subito a suo agio ho pensato di dirgli che odiavo i fotografi e già lì il suo comportamente mi ha incuriosito perché ha fatto come se non gli avessi detto proprio nulla: non ha commentato, non ha battuto ciglio!
L’ho guardato con sospetto e ammirazione allo stesso tempo, ma lì per lì non ci ho pretato molta attenzione.
Poi è arrivato il momento del primo scatto: c’era un bellissimo carretto con sopra tantissime zucche gigantesche e dovevamo studiare una foto in quella ambientazione.
Eccoci ci siamo…mi dicevo…ora scatta l’odio, ora scatta l’odio, ora scatta l’odio.
Ma quando scatta questo odio?
Ehhh non è mai scattato: stranissimo! e se devo dirvela tutta, neanche questo particolare mi ha colpita più di tanto, come se tutto fosse normale, come se non stessero nemmeno scattando delle foto a me.
E così il pomeriggio è passato, di foto ne abbiamo fatte tante e alla fine quasi che mi sono divertita!

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Morale della favola?
Credo che con il suo modo di fare delicato e quasi “trasparente”, sicuramente molto silenzioso e introspettivo, Matteo sia riuscito a compiere il miracolo.
Le sue foto sono bellissime, piene di atmosfera quasi un po’ “senza tempo”: lo definirei “il fotografo che va oltre”, oltre il tempo e lo spazio.
Tutti i suoi scatti portano ad una riflessione, ad un pensiero sul tempo e all’intensità degli spazi.
Il suo sito è in fase di rifacimento perché per problemi tecnici diverse foto sono state perse ma ve lo propongo ugualmente perché sono sicura che non vi accorgerete di questo particolare, anzi, sarete esclusivamente rapiti da tutto quello che vedrete.
Prendetevi un po’ di tempo e osservate…questo serve per capire bene  gli scatti di questo giovane fotografo.
Anche per comprendere lui, la sua persona, serve un po’ di tempo e più che altro un po’ di attenzione: quando fotografa sussurra, la sua presenza non si avverte, pensa in silenzio alla costruzione dei sui scatti e senza dire nulla ecco la magia…uno, due, tre…una serie di foto che non ti aspetteresti perché alla fine non ti sei neanche accorta che scattava mentre tu eri lì che aspettavi le sue parole.
Questo uno dei suoi scatti…io non lo avrei mai scelto, lui dice che sono dolce e buffa: te lo dice in un modo che quasi ci credi e provi a vederti non con i tuoi occhi pieni di pregiudizi di una vita, ma con i suoi.
Che sia questo il potere di un bravo fotografo?

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Per conoscerlo meglio e non solo attraverso i miei occhi ho chiesto a Matteo di rispondere ad alcune domande, come da nostra abitudine: ecco qui le sue risposte.

1- Da dove nasce la tua passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia…direi che nasce all’età di  3 anni: al matrimonio dei miei, ero già con la macchina fotografica in mano (ho la foto)

2- La fotografia è ad oggi il tuo mestiere o è una passione per il tempo libero?
Da passione la sto trasformando in lavoro, con coraggio, ho mollato il mio lavoro precedente, (tra l’altro ottimo stipendio) per iniziare vari corsi professionali, per provare a buttarmi nel mondo della fotografia.
D’altronde, se non lo si fa ora.. quando?!
Ho fatto e faccio vari servizi, shooting personali, negozi, locali, ristoranti, eventi… incrociamo le dita e speriamo che migliori sempre! 
3- Ho visto sulla tua bacheca che fai parte di Igers Italia, raccontami qualcosa di più…

Semplicemente mi sono iscritto alla community, per essere sempre aggiornato con Igersitalia, participare ai loro eventi, essere in contatto con gente con la stessa passione, conoscere luoghi diversi attraverso le foto.

4- La tua bacheca mi ha subito colpito perchè è varia e le tue foto sono ricche di fantasia e creatività…come elabori i tuoi scatti? Li programmi o vai a ruota libera?
La mia post produzione la creo con Lightroom e Photoshop o comunque con tutti i programmi Adobe.
La cosa bella dell’editing e che è vario: in base alla foto, cerco di creare un insieme di colori, luci, ombre ecc per far risaltare il tutto, aver un impatto visivo sempre diverso.
Ovvio, per un “lavoro” a volte ti danno delle line da seguire, per i social o per Instagram inizialmente variavo per ogni foto, ora invece, cerco di seguire un feed sempre simile per far crescere il profilo.
Una foto brutta, con un ottimo editing può cambiare radicalmente: la foto di per se’ è solo il 50% del lavoro, e ovviamente è la parte più faticosa.
Mi sono ispirato per alcune foto anche Nick Pescetto, famoso content creator e ora anche influencer, andate a dargli un occhiata ;)!!…mi ha dato sempre qualche consiglio!
5-  Lasciaci con una breve frase che ci aiuti a ricordarci di te
Con i miei obiettivi catturo la luce nei vostri occhi e la coloro sui muri della città, ovunque voi siate.
Beh insomma…
non sarei potuta essere più felice di così: non solo ho conosciuto un bravissimo fotografo ma ho anche iniziato il mio nuovo progetto nel modo migliore.
Se avete bisogno di un fotografo vi consiglio di tenerlo in considerazione: ecco il link al suo sito ed ecco quello alla sua bacheca di Instagram dove siete invitati a seguirlo se volete ogni giorno essere piacevolmente meravigliati da uno dei suoi scatti.
Io ne ho già approfittato e con lui partiranno diverse collaborazioni di lavoro…approfittatene anche voi!

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