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Gigli e Rose, Roberta Niglio e la sua Focraccia per l’App di Contemporaneo Food

Oggi riprendiamo alla grande con una sorta di doppia ospitata, perché volevo attirare la vostra attenzione e farvi capire quanto io ci tenga a questo progetto, ovvero quello che da qualche mese, al di là della pausa estiva sto portando avanti: “Gli amici di Contemporaneo Food: le loro interviste e ricette”.
Grazie a questo progetto ho modo di presentarvi una ragazza che mi ha colpito fin da subito per il suo stile che vuole distinguersi dalla massa, per la sua passione per due paroline semplici quanto affascinanti ovvero, LIEVI MADRE e per una delicatezza particolare che la contraddistingue nelle sue conversazioni:  sto parlando di Roberta Niglio e del suo blog GIGLI E ROSE.
Come d’abitudine, prima di raccontarvi un po’ di cose sul nostro ospite,  vi ricordo che sto portando avanti il progetto Gli amici di Contemporaneo Food, con Federica Tommei del blog Paprika & Cannellaquesta iniziativa mi permette di ospitare, ogni settimana, sulla App di Contemporaneo Food food blogger e grandi appassionati di cucina con una bella bacheca Instagram, che abbiano piacere di farsi conoscere da un pubblico più ampio, per condividere con noi tutte le loro ricette golose.
Sostanzialmente il tutto si svolge con una doppia intervista: una qui, e una dopo qualche giorno sul blog di Federica in modo che abbiate possibilità di scoprire tante cose sui nostri ospiti incominciando a seguirli.
Per l’occasione poi, l’ospite  a sua volta crea per noi una ricetta che presentiamo ma a cui rimandiamo direttamente la lettura al link del blog o della pagina Instagram della persona ospitata.
Successivamente sia l’intervista che la ricetta verranno inserite nella mia App in due categorie apposite che non verranno mai variate o eliminate.
Ma torniamo a Roberta: l’ho conosciuta su Instagram e sono rimasta subito colpita dal suo modo di presentare le sue ricette e non solo, anche tutti gli attimi che immortala con uno stile assolutamente personale e distinguibile…cosa che, saprete benissimo, per me è una qualità importantissima per non dire fondamentale.
Vi consiglio senza alcun dubbio di seguirla, sia sul blog per le ricette interessantissime che propone a base di farina, lievito e molti elementi naturali, sia sulla sua bacheca Instagram che potete scoprire seguendo questo link diretto, non ve ne pentirete di sicuro! 😀
Leggendo le pagine del suo blog sono convinta che entrerete anche voi, in una atmosfera dolce e ricca di ricordi di famiglia, uno tra tutti quello verso la sua nonna, a cui è profondamente legato il nome del blog.
Non vorrei aggiungere altro, preferendo lasciarvi alle risposte che Roberta ha dato alle mie domande dell’intervista che ho cercato di cucirle addosso in modo che possiate capire il più possibile di lei.
Ma prima di leggerle insieme, vi svelo la ricetta che ha preparato per noi: FOCRACCIA CON LIEVITO MADRE  che potrete trovare sul suo blog seguendo questo link diretto… ehhh non pensiate che ho sbagliato a scrivere…si chiama proprio FOCRACCIA!
Vi anticipo qui tutti gli ingredienti necessari per preparare la sua ricetta:
500 g di farina 0 (250 w)
100 g di farina integrale
150 g di lievito madre
un cucchiaio di olio evo
22 g di sale
370 g circa di acqua
un cucchiaino di miele

Vi ricordo ancora che potete scaricare l’App di Contemporaneo Food cercandola sul vostro App Store del cellulare per ritrovare la ricetta di Roberta e del suo blog Gigli e Rose così come quelle di tutti gli altri amici protagonisti di questo piccolo progetto e rimanere sempre in contatto in modo facile e veloce.
Vi segnalo che se foste interessati a partecipare anche voi ed essere protagonisti del progetto “Gli amici di Contemporaneo Food: le loro interviste e ricette” da questa nuova stagione potete candidarvi scrivendomi direttamente dal blog a questo link oppure contattandomi in chat diretta sulla mia bacheca Instagram.

1- La tua pagina Instagram è una dolcissima storia fatta di attimi veri che sai immortalare in scatti interessanti e post prodotti in modo del tutto personale e distinguibile…dote questa, molto importante quanto purtroppo poco presente nel panorama generale dove tutti in qualche modo cercano di copiarsi e omologarsi a qualcosa che in senso generale “piace a tutti”.
Come mai non badi troppo a questo aspetto e porti avanti il tuo punto di vista e quale è il tuo pensiero a tal proposito?
Già leggendo la prima domanda mi sono emozionata, lo so può sembrare strano, ma è difficile che una persona riesca a conoscerti e a percepire ciò che vorresti trasmettere, attraverso i tuoi scatti e le tue parole.
Ti ringrazio davvero per questi complimenti. Uno dei miei sogni è sempre stato questo, ho sempre desiderato condividere ciò che amo e soprattutto ciò che sono, è un bisogno che ho da quando ero piccola, quando con dei quaderni e un po’ di colla creavo i miei giornalini settimanali, inventando storie e raccontando le mie passioni.
Sono felice di rispondere a questa domanda  e provo a farlo senza perdermi in troppi giri di parole. Non amo la banalità e le cose artefatte, il mio intento è quello di raggiungere chi mi legge raccontando la mia vita e magari anche un po’ la loro, perché in fondo ognuno di noi a volte si ritrova nelle parole dell’altro e cosa c’è di più bello?
Rispecchiarsi, condividere, arricchirsi reciprocamente, tutte cose che mi riesce difficile provare a fare attraverso scatti e parole che non mi rappresentano.
Ed è per questo che cerco di  continuare il mio percorso scattando foto quanto meno artefatte possibile, che in qualche modo raccontino qualcosa.
2-  “io e il mio lievito madre” inizi a parlare di te in questo modo: raccontaci un po’ di lui…perché ti appassiona così tanto? quali soddisfazioni ti da e come ti piace utilizzarlo?
Rispondo con le prime parole che mi vengono in mente: il lievito madre è uno stile di vita, un’ode alla semplicità e alla pazienza.
Lo utilizzava mia nonna e a me sembrava una magia e in effetti un po’ lo è.
Da circa un anno l’ho creato da zero e curarlo prima ogni giorno e poi ogni settimana mi ha insegnato tanto.
Ho capito ancora di più l’importanza di rispettare i tempi, di avere costanza e di metterci la passione sempre, in qualsiasi cosa. Sul mio blog cerco di condividere questo mio amore attraverso il pane e tutti i lievitati che preparo con la pasta madre.
Infatti a breve farò partire un progetto incentrato sul suo utilizzo e sulle ricette da preparare, sperando che questa tradizione del lievito madre possa incuriosire chi mi legge e possa essere portata avanti, non solo per ciò che rappresenta, un lievito naturale con una storia romantica alle spalle, ma anche per i benefici che porta alla salute e per la qualità e il sapore che dona ai prodotti.
3-  Studi, segui il tuo blog e sai scattare foto interessanti di cibo…cosa ti piacerebbe fare in futuro? come ti vedi affacendata?
Domanda interessante.
Ci penso spesso, specialmente prima di dormire. A volte coniugare gli studi con questa mia passione non è semplice, mi ritrovo a scrivere sull’agenda un calendario per organizzare i miei impegni e per farli coincidere, ma sono felice quando lo faccio e non mi pesa, anzi. In futuro nei miei sogni, non mi vedo a fare un lavoro che inerisca gli studi universitari, quando lo dico a qualcuno mi prendono per pazza. Ho sempre amato la comunicazione e mi vedrei a curare qualcosa dal punto di vista comunicativo, ovviamente sarebbe un sogno svolgere questo ruolo nel settore food. Chissà…
4- “gigli e rose”…sul blog racconti che è una frase che diceva sempre la tua nonna mentre cucinava…quando parli di lei usi moltissimi dettagli e in questo mi sono un po’ rivista tanto che mi hai fatto venire in mente la mia infanzia e il tempo passato con i nonni: che immagini porti nel cuore quando pensi alla tua nonna?
Sì, pensare a mia nonna che dice “gigli e rose” mi emoziona, credo che sia una di quelle espressioni che racchiude un sentimento meraviglioso, non solo verso il cibo, ma anche verso una persona.
Dire “gigli e rose” significa augurare gioia e serenità, attraverso due dei fiori più belli che esistano. Entrambe le mie nonne mi hanno insegnato tanto, ognuna con le sue differenze e se devo scegliere un ricordo che  le accomuna e che porterò sempre nel cuore, dico : il momento della merenda.
È incredibile quanto ogni nostro ricordo importante si coniughi sempre al cibo, ma è così, per me il cibo è molto di più che qualcosa che ci riempie la pancia. Il momento della merenda era stupendo, non solo per le loro prelibatezze, una il gelato e l’altra il budino, ma per ciò che mi raccontavano nel mentre.
Mi aprivano la porta di un mondo che non vedevo l’ora di vivere, parlandomi del loro passato ma soprattutto del mio futuro, augurandomi cose bellissime perché, forse, sentivano che non ci sarebbero state. Nonostante questo sento che sono sempre con me.
5-  Salutaci lasciandoci una frase breve che aiuti a ricordarci chi sei come vorresti tu.
Sono un po’ prolissa, lo avrai notato.
Ma ci provo. Prima di tutto voglio ringraziarti per questa bellissima opportunità e per le domande così attente e speciali che mi hai riservato. E per salutare tutti vi auguro una marea di “gigli e rose”. Vi abbraccio
E ora…non perdetevi la seconda intervista di Alessandra sul blog di Federica Tommei.

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