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Il mondo della mixology è un universo in costante evoluzione, un laboratorio di sapori dove la creatività del bartender si esprime attraverso l’equilibrio e l’audacia degli abbinamenti.
Se i grandi distillati come il gin, il rum o il whisky rappresentano da sempre la solida base da cui partire, una nuova frontiera di raffinatezza si sta aprendo grazie all’utilizzo di un ingrediente inaspettato e ricco di potenziale: il vino dolce.
Spesso relegato al ruolo di fine pasto, un vino passito o moscato possiede in realtà una complessità aromatica, una struttura e un equilibrio tra dolcezza e acidità che lo rendono una base sorprendentemente versatile per la creazione di cocktail originali e sofisticati.
Il “Dolce Tramonto” nasce proprio da questa filosofia: un drink che non stravolge, ma esalta il carattere del vino, trasformandolo nel cuore pulsante di una bevanda elegante, fresca e memorabile.
La costruzione di questo cocktail è un’alchimia di pochi ma sceltissimi ingredienti, dove la qualità della materia prima è tutto.
La base, naturalmente, è il vino dolce. La scelta è ampia e permette di personalizzare il drink: un Passito di Pantelleria donerà al cocktail note intense di albicocca secca, fico e agrumi canditi; un Moscato d’Asti, con la sua leggera effervescenza e i suoi profumi di salvia e fiori bianchi, lo renderà più etereo e floreale; un Brachetto d’Acqui, invece, lo tingerà di un rosso rubino e lo arricchirà con sentori di rosa e fragola.
Per un cocktail di questo livello, è fondamentale partire da una bottiglia di valore.
Una vasta selezione di vini dolci e da dessert è un ottimo punto di partenza per trovare l’etichetta perfetta che fungerà da anima per il nostro “Dolce Tramonto”.
A questa base si aggiunge un distillato o un liquore per l’aromatizzazione: un gin floreale si sposa magnificamente con il Moscato, mentre un amaro delicato alle erbe può esaltare la complessità di un Passito.
La preparazione del “Dolce Tramonto” richiede delicatezza, l’obiettivo non è coprire il sapore del vino, ma esaltarlo.
Per un calice, si riempie uno shaker con ghiaccio di buona qualità.
Si versano poi:
Per un tocco finale di complessità, si può aggiungere un cucchiaino di uno sciroppo semplice aromatizzato al timo o al rosmarino.
A questo punto, si agita delicatamente per pochi istanti: il drink deve raffreddarsi e amalgamarsi, senza però che il ghiaccio si sciolga eccessivamente, diluendolo.
Una volta pronto, si filtra il contenuto con uno strainer in una coppa da cocktail precedentemente raffreddata.
La guarnizione non è un dettaglio, ma la firma del drink, un elemento che ne anticipa il sapore e ne evoca il nome.
Una sottile fetta di arancia disidratata, con i suoi colori caldi, ricorda perfettamente un tramonto estivo.
In alternativa, un rametto di timo o di rosmarino fresco può richiamare la nota erbacea dello sciroppo, mentre un singolo lampone o una mora possono aggiungere un tocco di colore e di acidità.
Il “Dolce Tramonto” è perfetto come aperitivo elegante, servito prima di una cena estiva in terrazza, poiché la sua freschezza stuzzica l’appetito senza appesantire.
Si presta magnificamente ad accompagnare un brunch, specialmente se in abbinamento a formaggi freschi o a pasticceria salata.
Può anche essere un’originale conclusione di un pasto, un dopo cena leggero e aromatico, alternativo ai classici distillati.
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