Tanti cambiamenti in quel di Contemporaneo Food.
I cambiamenti sono sempre qualcosa che sa di buono…dovrebbe essere cosi almeno!
Cambiamenti che arrivano da fasi della vita dove si vuole crescere, modificarsi nel tentativo tanto sperato di migliorarsi e di tendere a qualcosa di più frizzante e stimolante.
Questo è quello che a grandi linee sta succedendo a me da qualche mese a questa parte: voglia di rinnovarsi, di rivoluzionarsi un po’ e di apparire più fresche e sbarazzine.
Ci vuole un miracolo? No…solo tanta buona volontà!
E cosi come nella mia vita di tutti giorni ho cercato di riportare tutti i miei desideri del momento anche sul lavoro e quindi sul mio blog, in qualche modo per me vero e proprio biglietto da visita.
Fare questo è stata una cosa davvero delicata perché oltre a ricercare me stessa in chiave nuova ho anche dovuto riuscire poi a trasportarmi completamente in qualcosa di visivo e concreto come può essere un blog, alla luce e all’attenzione di tutti.
Non potevo sicuramente fare tutto da sola e se per quanto riguarda la parte grafica e tecnica sapevo di poter contare su un professionista capace e di grande esperienza nonché amico Diego Decortes con il suo studio De.Co Studio, di cui vi parlerò abbondantemente la prossima settimana scoprendo chi è e tutti i sui nuovi progetti, per la parte fotografica ho dovuto cercare parecchio e poi…quasi per miracolo un colpo di fulmine: Michela Ghio.
Subito abbiamo ipotizzato, come sempre si fa quando si progetta un lavoro, una mirata collaborazione e poi in breve, abbiamo capito che eravamo fatte forse l’una per l’altra, che i nostri percorsi e desideri creativi avrebbero potuto molto probabilmente unirsi per correre insieme in qualcosa di più grande…per un progetto a parer nostro molto bello, innovativo e creativo.
Michela Ghio, fotografa, pazza, pungente ed esuberante, creativa e fantasiosa è quindi colei a cui ho affidato la mia anima vogliosa di cambiamento, i miei tratti più delicati e intimi che, sapientemente e con la giusta follia, ha saputo tradurre e esprimere appieno nelle sue foto dove mi rappresenta sempre dall’alto come se fossi io stessa un ingredienti delle mie ricette.
Proprio perché con le sue foto e la sua creatività sarà da oggi un elemento di grande importanza nello sviluppo di Contemporaneo Food orgogliosa ve la presento.
Le ho fatto delle domande…vediamo insieme come ha voluto rispondere.
1) da dove nasce la passione per la fotografia
La mia passione per la fotografia nasce già da bambina, quando mi dilettavo con le fotocamere usa e getta e in seguito con delle compatte analogiche, spinta soprattutto dalla mia innata curiosità, ma anche condizionata dall’ambiente familiare nel quale la creatività ha sempre giocato un ruolo fondamentale.
Allora era solo il piacere di conservare istanti del mio quotidiano, senza la pretesa di alcuna ricerca stilistica, fu solo durante gli anni del liceo che, avvicinandomi al digitale, ho cominciato a sperimentare e vivere la fotografia non solo come un mezzo per documentare momenti e situazioni.
A partire poi dal 2008, con la mia prima reflex digitale, inizia il mio reale percorso artistico e un paio d’anni dopo i primi lavori su commissione.
2) quale è stato il tuo percorso formativo
Mi sono diplomata al liceo artistico (indirizzo architettura) e in seguito ho frequentato un corso annuale di web design; successivamente, a partire dal 2001, ho sempre lavorato come graphic designer e per brevi periodi come interior designer.
Dal 2009 al 2011 inoltre sono stata assistente presso la Facoltà di Architettura di Torino, durante il corso di Tecniche della rappresentazione.
La mia formazione fotografica invece è soprattutto da autodidatta, anche se nel corso degli ultimi anni ho partecipato ad alcuni corsi e seminari; fondamentale è stato anche il mio percorso da assistente per alcuni fotografi torinesi.
3) cosa ti incuriosisce e ti piace tanto quando scatti
Difficile dire cosa mi piace di più, la mia curiosità e il mio grande spirito di osservazione, mi spingono a spaziare notevolmente, la cosa che però accomuna i miei scatti è sempre la ricerca, talvolta quasi ossessiva, di un’immagine che non sia per forza tecnicamente impeccabile, bensì creativa e riconducibile a me, per lo stile, per il punto di vista e, non per ultimo, per il messaggio che comunica.
Non mi interessa dunque raccontare o descrivere un evento, una persona o un luogo in maniera oggettiva, la mia necessità è quella di interpretare la realtà secondo la mia personale prospettiva.
4) cosa vuol dire per te la fotografia
Per me la fotografia è un linguaggio attraverso cui posso esprimere le mie idee e i miei stati d’animo.
5) definisci il tuo modo di fotografare spiegando anche quale messaggio vuoi dareQualcuno ha definito “pop” il mio modo di Fotografare e forse oggi questo è davvero il termine che meglio mi si addice.
Vero è che più in generale quello che credo mi contraddistingua rispetto ad altri fotografi non sia solo il contenuto delle mie immagini, ma soprattutto la forma e l’idea da cui parto, in primis durante la fase di osservazione.
Attraverso i miei scatti è chiaro che mi piace giocare, provocare e sdrammatizzare.
6) cosa ne pensi e cosa ti aspetti dalla nostra collaborazione
Sono contenta di far parte di questo progetto, perché questo è un ambito particolarmente stimolante e perché l’intento comune è di mettersi in gioco con la creatività, uscendo un po’ fuori dai soliti schemi a cui siamo abituati.
Mi aspetto che una sfida così intrigante, sia per entrambe solo un antipasto, perché in fondo si sa, l’appetito vien mangiando.
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