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Dolci tipici natalizi, da nord a sud: scopriamo le prelibate proposte culinarie

Il Natale è alle porte e come ogni festività, soprattutto in Italia, porta con sé tante prelibatezze e ricette tipiche.
Da nord a sud, il nostro Paese è pieno di tradizioni culinarie, soprattutto per quanto riguarda i dolci che, difatti, sono il simbolo della festività dicembrina.
Tanti concittadini si cimentano ai fornelli per riproporre sulle proprie tavole i classici “dolci della nonna” o, semplicemente, hanno voglia di ritagliarsi del tempo per stare un po’ in famiglia e staccare dalla frenesia quotidiana.
Dalla città al borgo fino ad arrivare alle valli, la proposta culinaria zuccherina è davvero variegata.
Scopriamola insieme; però, prima di continuare con altri paragrafi gustosi, consultando il seguente link https://www.subito.news/cucina/ è possibile rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie.
Iniziamo.

Dolce tipico natalizio a Milano

Nel bellissimo capoluogo lombardo il dolce tipico protagonista è il Panettone.
Viene realizzato con pochi e semplici ingredienti: impasto lievitato a base di farina, acqua, lievito madre, uova, burro, frutta candita e, infine, a decorare il tutto, scorzette di cedro, uvetta e arancio.
Pare che la sua nascita sia stata del tutto fortuita.
La leggenda narra che l’abbia inventato un certo Toni che, in seguito, ne darà il nome: “Pan de Toni”.
Si pensa che il capocuoco degli Sforza avesse bruciato il dolce natalizio pronto per essere servito ma l’ingegno di Toni salvò il banchetto: decise di unire del lievito madre avanzato insieme a tutti gli ingredienti poc’anzi citati e, et voilà, diede vita al Panettone.

Verona

Il competitor del Panettone è il Pandoro. Simbolo della tradizione veronese, famoso per la sua pasta super soffice e notevolmente gustosa.
Anche per questa ricetta servono pochi ingredienti: farina, zucchero, uova, burro, lievito e burro di cacao.
La sua nascita ha una data ben precisa, ovvero il 14 ottobre 1894: Domenico Melegatti depositò il brevetto ufficiale del Pandoro.

Lazio

Nella regione dove ha sede la nostra Capitale, ovvero il Lazio, il dolce tipico è il pangiallo romano e le sue origini risalirebbero alla Roma imperiale in cui era usanza prepararlo soprattutto durante il solstizio di inverno.
Questo perché si pensava fosse di buon auspicio per il ritorno delle “giornate lunghe”.
Il nome deriva dalla glassa che ricopre il dolce. Gli ingredienti per quest’ultima sono: farina, olio extravergine d’oliva, acqua e zafferano.

Napoli

Scendiamo e arriviamo nelle case campane, a Napoli il dolce tipico sono gli struffoli.
È un dolce povero e ha origini greche dove veniva chiamato “strogulos” che letteralmente vuol dire “pasta sferica”. Infatti, questi dolci somigliano a delle palline e sono di pasta dolce, fritte in olio bollente e, infine, passate nel miele.

Puglia

Chiudiamo questa carrellata di dolci con la bella Puglia dove il dolce tipico è la cartellata. Sono delle coroncine di pasta che presentano bordi seghettati, come gli struffoli sono fritte in olio bollente e, in seguito, vengono ricoperte di miele oppure di vincotto.
La loro origine pare sia antichissima.
C’è chi la fa risalire al VI secolo a.C. e si pensa che il nome derivi dal greco “cartallos” che significa “cesto”.
A testimonianza di questo, c’è una pittura rupestre vicino Bari in cui si riconoscono, sempre secondo alcuni, dei dolci simili alle cartellate che venivano offerti agli dèi seguendo il culto di Cerere.


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