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I premi per cani e gatti: come scegliere i biscottini migliori per loro

Se leggete gli articoli della rubrica Pet Food immagino che come me, siate possessori di cani o gatti o di entrambi: in questo caso sicuramente vi sarete trovati molte volte a scegliere i premi per cani e gatti domandandovi quali fossero i migliori.
Come sapete io ho due gatti e un bassottino, condividiamo la nostra vita insieme che è per fortuna fatta più che altro di momenti felici dove si gioca e si interagisce.
Per raggiungere dei buoni risultati, per avere animali equilibrati ed educati serve ovviamente un po’ di educazione: sia nel momento gioco che nel momento educazione può capitare di aver bisogno di premiare i nostri amici pelosi.
Essendo molto attenta alla loro dieta e non volendo assolutamente vederli ingrassare, cerco di non esagerare mai e sono alla continua ricerca delle migliori soluzioni ed alternative per far contenti loro senza però arrecargli danni (se non imminenti, nel lungo periodo).
In commercio ci sono mille possibilità e spesso i biscottini sono creati da un punto di vista estetico e di ingredienti per soddisfare più noi proprietari che non i nostri amici cane e gatto.
Come si fa a scegliere quindi i premi migliori per loro?
Ho posto questa domanda al nostro medico veterinario nutrizionista Alessia Candellone che ci ha risposto così.

Ma quanto ci piace viziare i nostri amici animali? Sicuramente ci aggrada gratificarli e vederli felici.
È importantissimo farlo, ma in che modo? E con cosa? Come scegliere i premi migliori?
C’è sicuramente un primo punto importante su cui fissare l’attenzione: bisogna fare una distinzione tra premi e fuoripasto.
I primi servono da rinforzo positivo nel processo di educazione e affiatamento con il padrone, i secondi vengono considerati una aggiunta alla razione giornaliera, rischiando di super-alimentare i nostri amici quattro zampe.
Questo di per se è un ottimomotivo per decidere di evitarli.

Ma che caratteristiche devono avere i premi che somministriamo ai cani e gatti di casa?
APPETIBILI: per aumentare l’associazione positiva, infatti si consiglia che siano diversi dal pasto abituale e più gustosi,
Vi sembrerà un’ovvietà, ma il premio deve rispecchiare i gusti del vostro animale: se non è particolarmente appetibile non potrà fungere da supporto educativo.
DALLE CORRETTE DIMENZIONI: è importante che il premio sia di piccole dimensioni, in questo modo non si rischia di eccedere.
Bisogna infatti evitare, come si è già detto, di sovra alimentare,.
A volte infatti accade anche che il nostro amico a 4 zampe si sazi già con i nostri abbondanti premi finendo poi per non gradire più il pasto abituale.
DIVISIBILI: i migliori premi sono quelli che si dividono senza polverizzarsi.
Se comprate ad esempio biscotti e non riuscite a romperli, potete acquistare quelli di dimensioni più piccole.
QUALITÀ: leggete sempre l’etichetta.
Normalmente quelli con un elevato contenuto di carne sono più appetibili.
Nei casi di intolleranza alimentare prestate molta attenzione alla fonte proteica e ai carboidrati contenuti nell’ alimento, per evitare effetti indesiderati.
Se avete dei dubbi rivolgetevi sempre al vostro Medico Veterinario.

Dopo aver indentificato le caratteristiche, quali scegliere?
Possiamo indirizzarci sia su snack commerciali che su quelli fai da te.
I primi sono più comodi, soprattutto per chi ha poco tempo e vuole andare a colpo sicuro.
Esiste un’ampia gamma di premi commerciali (snacks, carni disidratata, ossi o biscotti), con tantissimi gusti differenti: bisogna optare per quelli che comprerebbe il vostro amico peloso 😀
E’ un consiglio che non vuole essere una battuta ma un motivo di riflessione: compriamo non i biscotti più belli o più colorati che appagano la nostra sensazione di soddisfazione ma solo quelli che effettivamente potrebbero piacere al nostro amico peloso.
Mentre per il fai da te, possiamo ottenerli facilmente somministrando della frutta (come dei pezzi di mela): il problema è che non tutti i cani per non parlare dei gatti gradiscono la frutta.
Possiamo anche usare  pezzi di carne o pesce disidratata oppure del formaggio.
Ricordiamo una cosa fondamentale però: i resti dalla tavola non vengono considerati premi.
Bisogna sempre evitarli ed evitate i prodotti umani troppo ricchi di zuccheri (come pasta o pane).

Viziamo i nostri amati animali, ma con senno, evitiamo le brutte abitudini, proprio come gli avanzi della tavola spesso troppo grassi per loro, o addirittura tossici.
Bisogna avere ben in mente che i premi non devono sostituire i pasti.

Spero che questo articolo vi possa essere utile per i prossimi acquisti in un negozio di Pet Food: io vi aspetto il prossimo giovedi con il secondo articolo tanto atteso della nostra Raffaella Bestonso,  medico veterinario comportamentalista che dopo averci spiegato in modo dettagliato in cosa consiste il mestiere del comportamentalista per animali ci parlerà sicuramente di un altro argomento molto interessante e utile per godersi la miglior convivenza possibile con il nostro cane e/o gatto.

Articolo realizzato in collaborazione con il medico veterinario nutrizionista Alessia Candellone.


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