La dieta casalinga per cani e gatti

Eccoci con l’appuntamento del giovedì pomeriggio con la rubrica dedicata al mondo del Pet Food in generale: oggi io e la dottoressa Alessia Candellone, medico veterinario nutrizionista vi vogliamo parlare di dieta casalinga per cani e gatti.
Se avete degli animali sicuramente vi sarete posti il problema almeno una volta di capire se sia meglio alimentare i nostri amici a 4 zampe con crocchette e umido acquistato oppure se propendere per una dieta fatta in casa.
Ovviamente con dieta casalinga non si intende dare gli avanzi del nostro cibo al cane…sia mai! non dovete nemmeno prendere in considerazione un’idea del genere.
Con dieta casalinga si intende preparare quotidianamente al nostro amico pet, il suo cibo sempre fresco e diverso, bilanciato e dosato nel migliore dei modi.
La questione è in parte un po’ complessa perché questa scelta implica avere tempo a disposizione per andare a fare la spesa, comprare le cose necessarie, bilanciare, cucinare almeno un giorno si e uno no, scaldare le cose preparate, aggiungere nutrienti vari necessari per il fabbisogno del nostro cane o gatto: impegnativo sicuramente.
Ho chiesto quindi alla dottoressa Alessia di spiegarci il suo punto di vista, quello di un medico veterinario nutrizionista che sicuramente saprà essere puntuale schiarendoci le idee.
Ecco cosa ci ha detto.

DIETA CASALINGA. FACCIAMO CHIAREZZA

Uno dei motivi principali per il quale spessoi miei pazienti mi richiedono una consulenza nutrizionale e’ il desiderio di alimentare il proprio cane o gatto con una dieta casalinga.

Ma che cosa si intende per dieta casalinga?
Cerchiamo di fare chiarezza sugli aspetti nutrizionali, sui vantaggi e sugli eventuali svantaggi di tale dieta.

Quando si parla di cibo casalingo ci si riferisce prevalentemente ad una combinazione di ingredienti, freschi o congelati, adeguatamente cucinati.
La dieta cruda (nota come BARF, “bone and raw food” oppure “biologically appropriate raw food”), contenente convenzionalmente ossa ma senza l’inclusione di carboidrati, viene annoverata tra le diete casalinghe ma, per le sue peculiarita’ ed i rischi igienico-sanitari potenzialmente correlati, verra’ discussa in un post separato.
Addentriamoci quindi nel mondo delle diete casalinghe cucinate, analizzandone aspetti positivi, negativi e limiti.

  1. Primo aspetto: la dieta casalinga piace a Fido e Micio!

Ogni tanto i nostri amci sono un po’ difficili per quanto riguarda la questione cibo: a volte non mangiano volentieri, a volte bisogna convincerli e a volte avanzano la loro razione.
In questi casi si va dal proprio medico veterinario per chiedere aiuto: quando però non si riscontrano patologie particolari allora si fa appello a medici come me, nutrizionisti, nella speranza di trovare una soluzione.
Lo sviluppo di un appetito “capriccioso”, che puo’addirittura sfociare nello “sciopero della fame”, rappresenta infatti una delle prime preoccupazioni che vi inducono a chiedere il mio aiuto.
In questi casi l’ipotesi di passare ad alimenti cucinati consente spesso di risolvere tanti problemi, appagando sia il proprietario (che vede il proprio animale mangiare di gusto), che il palato del cane o del gatto.

Ma c’e’ di piu’.
L’appetibilita’rappresenta uno dei principali fattori condizionanti il successo o l’insuccesso di un piano nutrizionale.
Come nutrizionista, posso essere bravissima nel formulare una dieta necessaria a soddisfare i fabbisogni specifici di un animale, ma se quell’animale non consuma la razione, in parte o in toto, rischia di incappare in carenze nutrizionali (acute o croniche) od in una perdita di peso corporeo indesiderata.

  1. Secondo aspetto: digeribilita’ e qualita’delle feci.

Dimmi che “cacca” fai e di diro’cosa mangi.
Le frequenza delle defecazioni, il volume e la forma sono strettamente correlati al tipo e numero di ingredienti della dieta, relativa cottura e stato di salute del paziente.
Un alimento trasformato (come ad esempio una crocchetta) subisce infatti una serie di trattamenti tecnologici che riducono l’apporto di nutrienti e richiedono pertanto l’aggiunta di additivi per compensare le perdite subite ed ottenere un alimento completo e bilanciato.
Gli ingredienti inseriti in una dieta casalinga sono invece solitamente in numero limitato, vengono sottoposti a manipolazioni e trattamenti inferiori e permettono, pertanto, di limitare l’uso di integratori vitaminico-minerali.
L’unico aspetto critico e’ rappresentato dalla digeribilita’ degli amidi contenuti nei carboidrati.
Dovete infatti sapere che sia il cane che il gatto si sono geneticamente evoluti per poter consumare un pasto contenente amidi (recenti studi hanno infatti identificato in entrambi gli enzimi atti a scindere tali composti, le amilasi).
I carboidrati principalmente utilizzati in una dieta casalinga sono il riso e le patate.
Affinche’ questi vengano adeguatamente digeriti da un carnivoro e’ necessario sottoporli ad opportuna cottura, che dipende moltissimo dal tipo e dalla varieta’della materia prima.
Ad esempio un riso varietà Parboiled, a seguito di alcune caratteristiche produttive, dovrà essere sottoposto a bollitura prolungata rispetto ad un riso varieta’ Carnaroli.
Inoltre, sarebbe opportuno far consumare tali fonti di amidi dai nostri animali a breve distanza dalla relativa preparazione piuttosto che conservarli per tempi prolungati, mediante refrigerazione o congelamento.
Sfatiamo infine il mito che il riso adeguatamente cotto debba essere sciacquato previa somministrazione.

  1. Terzo aspetto: qualita’e controllo delle materie prime.

Per quanto l’azienda del petfood possa avvalersi di fornitori seri ed affidabili, non troveremo mai il filetto bovino all’interno di una crocchetta per cani ed il cibo umido per gatto contenente, ad esempio, prodotti della pesca non sara’ mai ottenuto a partire da un pesce pregiato.
Nella preparazione di una dieta casalinga, invece, abbiamo la possibilita’ di selezionare personalmente il taglio di carne da mettere nella ciotola di Fido o gratificare Micio con un succulento trancio di pesce fresco.
La scelta personale delle materie prime, pero’, non riconosce esclusivamente vantaggi di tipo organolettico, ma anche igienico-sanitari.
Nel caso, ad esempio, si debba instaurare una dieta caratterizzata dalla riduzione degli antigeni alimentari animali (ovvero quegli “allergeni”che causano una iper-risposta a livello intestinale o cutaneo, determinando diarrea o prurito) ad esempio in corso delle cosiddette diete monoproteiche di evizione= potro’chiedere al macellaio di fiducia di porre una attenzione maggiore nel processo di taglio e confezionamento del prodotto carneo acquistato, scongiurando il rischio di possibili contaminazioni da parte di proteine o ingredienti non desiderati che potrebbero inficiare il mio percorso diagnostico o terapeutico.

  1. Quarto aspetto: dieta su misura

Andare dal veterinario nutrizionista e’come chiedere al sarto di confezionare un abito personalizzato.
Come dell abito possiamo scegliere taglio, tessuto, vestibilitaà in base al nostro gusto ed alla nostra conformazione fisica, cosiàà nella dieta casalinga possiamo personalizzare gli ingredienti e la relativa percentuale di inclusione, per rispondere in modo specifico alle piu disparate esigenze nutrizionali.

  1. Quinto punto: bilanciamento della dieta!

Una dieta, sia essa casalinga o commerciale, non deve essere solo buona e di qualita’, ma deve essere soprattutto bilanciata.
Un piano nutrizionale si definisce bilanciata quanto, attraverso la combinazione di diversi ingredienti e/o l’aggiunta di specifici integratori vitaminico-minerali, e’in grado di soddisfare i fabbisogni nutrizionali di un soggetto, che dipendono dal relativo status fisiologico (ad es. cane in accrescimento o in lattazione) o patologico (insufficienza renale, sovrappeso).

Nell’esercizio della mia professione mi trovo spesso a dover modificare o integrare diete “fai da te” o “copiate da internet” che risultano carenti in uno o piu’dei principali nutrienti. Una dieta sbilanciata, somministrata per un periodo protratto, puo’infatti determinare l’insorgenza di carenze nutrizionali che, nei soggetti piu’giovani, possono addirittura essere fatali.
Affidatevi, pertanto, sempre ad un Medico Veterinario Nutrizionista per la formulazione dei piani casalinghi dei vostri beniamini, per garantire loro salute e benessere. La nostra professionalita’ed esperienza sono al vostro servizio!

Diffidate delle “imitazioni”!

Come sempre direi che la nostra dottoressa è stata più che esaustiva.
Fateci sapere che tipo di dieta avete scelto per il vostro amico a 4 zampe sia cane che gatto…siamo curiose di saperlo.
Diversamente se avete piacere di leggere gli altri articoli di questa categoria del Pet Food vi lascio questo link diretto per andare a sbirciare tutti gli altri argomenti toccati sino ad ora anche con la dottoressa comportamentalista Raffaella Bestonso.
Vi ricordiamo infine che siamo tutte disponibili per rispondere e approfondire tutti gli argomenti che vi potrebbero interessare di più…sarà sufficiente scrivermi qui dalla pagina Contatti del blog oppure su Instagram direttamente in direct dove rispondo in tempo reale.

 


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