Per prima cosa accendere il forno ventilato a 180°.
Preparare il cremoso lavorando mascarpone, poco pepe, scorza del limone e la senape ottenendo una cremina omogenea e morbida.
Procurarsi 6 formine monoporzione dalla base larga o 6 bicchieri sempre dalla base abbastanza larga.
Srotolare i due fogli di sfoglia e ricavare da ognuno 3 dischi larghi 8-10 cm e 3 strisce alte 4 cm.
Spennallare 6 terrine monoporzioni o 6 formine (anche bicchieri) che abbiano una base larga 7-8 cm su cui posare, esternamente, i cerchi di sfoglia e su cui costruire i cestini.
Occorre quindi mettere su una teglia da forno 6 formine a testa in giù, spennellare tutta la loro superficie con dell'olio e, prima posare, senza premere, la base rotonda facendo aderire la sfoglia alla terrina e poi, sovrapporre di 5 mm la striscia tutta attorno, in modo che i due pezzi di sfoglia (base rotonda e striscia) aderiscano bene e che si formi un cestino a testa in giù.
Spennellare la superficie con dell'uovo sbattuto, fare qualche forellino con la forchetta alla base rotonda e infornare per 3-4 minuti, il tempo necessario a che la sfoglia inizi a diventare leggermente dorata ma non ancora cotta.
Nel frattempo pulire i finocchi, tagliarli a fette larghe non più di 5-6 mm e passarle in padella con un filo d'olio a fiamma abbastanza vivace.
Le fette di finocchio devono essere adagiate e girate una volta con molta delicatezza in modo che non si rompano, devono dorarsi bene e devono essere leggermente salate e pepate.
Una volta trascorso il tempo, sfornare i cestini e dopo un minuto sfilarli dalle forme, sistemarli sulla teglia da forno e riempirli ancora caldi con il cremoso al formaggio.
Adagiare sopra ad ogni cestino circa 3-4 fette di finocchio, aggiungere qualche fogliolina di finocchietto e un po' di semi di sesamo.
Pepare leggermente e infornare nuovamente, questa volta per circa 9 minuti: i cestini devono risultare ben dorati e il cremoso deve iniziare (solo un po') a gonfiare e quasi a strabordare dai cestini.
Sfornare e servire i cestini quasi caldi.
