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Il menù di Natale e le feste a casa mia

Il menù di Natale e le feste a casa mia

È iniziato il conto alla rovescia che ci porta verso il Natale 2018: serve incominciare a pensare al menù delle feste, soprattutto se in famiglia si è in tanti.
Non è mai facile organizzare tutto nel modo migliore perché il tempo a nostra disposizione è sempre di meno, e ideare un menu di Natale ben organizzato e calibrato non è sempre facile.
Il mio Natale sino a quando ci sono stati i nonni era da loro: il nonno preparava con tantissima cura il fritto misto alla piemontese dove c’era proprio tutto quello che deve essere inserito nell’elenco di questo particolarissimo piatto.
Non contento, preparava con la nonna anche degli antipasti, sempre molto creativi, perché mio nonno mi sa che era un po’ come me, e poi da amante della carne anche un secondo, sempre particolare, che della tradizione aveva la sua cottura lenta, con ingredienti di stagione e del buon vino per ottenere un sughetto meraviglioso.
Nonna dal canto suo preparava i cappelletti da fare rigorosamente in brodo, non in un brodo comune ma in quello della loro gallina bollita e poi si dedicava al dolce: il Bunet, una sorta di budino a base di amaretti e cacao tipico della tradizione piemontese.
Venendo grande, ci sono i primi amori e incominci a non passare sempre il tuo Natale in famiglia così mi è capitato di entrare in differenti tradizioni.
Una la ricordo in particolare: era una famiglia dove i membri avevano origini diverse e il comune denominatore era l’abbondanza negli antipasti che rappresentavano praticamente tutto il pranzo: affettati, verdure messe via dai nonni, formaggi di vario tipo, la torta Pasqualina, i salatini rigorosamente fatti in casa, tante mousse diverse anche in gelatina, come si usava fare negli anni ’80…di tutto e di più.

A dirla tutta credo che a fare “Natale” non sia tanto il menù ma soprattutto l’atmosfera che si respira in casa, solitamente di festa, anche se gli invitati non sono moltissimi.
Ovviamente poi sono cresciuta, sono andata ad abitare da sola e allora è capitato di fare io per prima il menù di Natale.
Come saprà certamente bene chi mi segue da tempo, io non sono amante della tradizione, pertanto le mie portate erano sempre un po’ diverse dal solito.
Non che non mi piaccia mangiare i cibi della tradizione, se succede, raramente, li apprezzo molto, ma personalmente se devo preparare qualcosa la mia attenzione va su altri tipi di portate.
Un pranzo leggero ma ricco, in modo tale da riuscire ancora ad alzarsi da tavola senza per forza sentirsi quasi male.
La mia preferenza è sempre stata verso portate di pesce, per definizione più leggere di altre.
Cotture veloci ma studiate con rigore, giochi di sapori con spezie ed erbe aromatiche, mix di verdura di stagione e frutta esotica, insalate croccanti e sfiziose, un sorbetto per spezzare il pranzo concedendo allo stomaco un attimo di tregua e poi, via con le altre portate.
Solitamente preparavo un aperitivo di augurio con mandorline salate e sfoglie tiepide dai vari ripieni, poi due antipasti freddi e uno caldo, una vellutata di pesce, il sorbetto, due secondi di pesce, uno con contorno, un dolce al cucchiaio, una torta, e dei cioccolatini rigorosamente fatti in casa da gustare con il caffè.

Parlo al passato perché sono un po’ di anni che siamo tornati alla tradizione: i nonni non ci sono più e quindi vado dai miei genitori.
Entrambi sono degli ottimi cuochi quindi non c’è mai il rischio di mangiare male.
Non seguiamo più una tradizione in particolare ma il nostro piacere è quello di chiederci prima tutti insieme cosa desidereremmo mangiare e così, ci si mette all’opera.
Beh…loro si mettono all’opera perché se si va a mangiare da mamma l’ingresso alla sua cucina mi è quasi del tutto vietato.
Giustamente è un po’ gelosa delle sue ricette e dei suoi preziosi trucchi e un po’ di sana competizione tra tutti si innesca sempre scherzosamente.
E voi, cosa preparate di buono per il menù di Natale?
Io vi lascio di seguito due link con diverse ricette che potrebbero essere uno spunto per sviluppare secondo le vostre preferenze, qualche idea sfiziosa.
Si tratta in particolare del link che vi riporta alla categoria Ricette di Natale dove potete trovare di tutto, dall’antipasto al dolce, passando per tante idee golose da
preparare con le vostre mani e da regalare a chi amate come pensiero gourmet.
Se siete amanti anche voi delle ricette creative e particolari vi consiglio di leggere la ricetta del Plumcake salato con robiola, aneto e barbabietola rossa perché è particolarissimo, di grande effetto e davvero sfizioso.
I fasolari gratinati con burro alle mandorle e timo è anche un’altra ricettina super: facile da preparare, di grande delicatezza, vi farà rimanere piacevolmente sorpresi.
E poi i dolci…uno su tutti…lo Stollen, lo adoro!
Una sorta di pane dolce dalla crosticina croccante di zucchero e dall’impasto che si scioglie in bocca: arancia, uvetta, albicocche, mandorle…una vera bontà anche se non è un dolce tipico della nostra tradizione.
Insomma…vi ho raccontato un po’ la storia del mio Natale nel tempo e l’evoluzione della nostra tradizione del menù delle feste.
Qualsiasi cosa scegliate di preparare o prepareranno per voi, vi auguro di cuore di trascorrere del buon tempo in compagnia di chi amate, festeggiando anche la qualità del cibo che ovviamente per noi è sempre un elemento essenziale che scandisce la preziosità delle cose che facciamo e che ci dedichiamo.
Buon Natale.


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