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Grano saraceno decorticato al cavolo nero con caprino e nocciole tostate

Oggi vi propongo un altro primo alternativo davvero interessante (almeno a mio parere): grano saraceno decorticato al cavolo nero con caprino e nocciole tostate.
Se ieri vi ho proposto il burger di quinoa con feta, spinaci e fiocchi di avena, ricetta che avete amato moltissimo, oggi replico con qualcosa di differente ma di altrettando sfizioso e particolare.
Gli ingredienti sono basici: grano saraceno, caprino, nocciole e cavolo nero, burro e/o olio, parmigiano, pepe…nulla più!
I tempi di cottura sono i medesimi di un buon risotto e il procedimento esattamente lo stesso, facile ed immediato.
A fare la differenza sono le materie prime che utilizziamo.

Il grano saraceno decorticato

Tra gli pseudocereali, il grano saraceno è il più diffuso nella cucina tradizionale italiana, soprattutto dell’Italia settentrionale.
Detto anche grano nero, il grano saraceno (Fagopyrum esculentum Moench.) appartiene alla famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro e dell’acetosa: per questo motivo viene definito spesso anch’esso pseudo-cereale.
In natura il grano saraceno si presenta sotto forma di chicchi dall’inconfondibile forma triangolare di colore nero e dal profumo intenso.
Per essere consumato allo stato naturale, il grano saraceno viene decorticato, risultando dunque di un colore simile al nocciola.
Di fatto ha sfamato generazioni di persone, da cui è stato sempre usato come uno dei cereali maggiori in aree dal clima freddo, inadatte alla coltivazione di questi.
Il grano saraceno si può utilizzare in modi differenti, ovvero…

Chicchi. Il grano decorticato può essere cucinato asciutto o in brodo e pure impiegato nei ripieni. Se viene tostato prima dell’uso ha un sapore più intenso.
Farina. Quella che si trova in commercio è soprattutto derivata da colture prodotte in aziende biologiche. Infatti è piuttosto diffusa nei regimi alimentari salutisti e macrobiotici.
Può servire a preparare impasti sia dolci che salati senza bisogno di aggiungere uova, perché l’amido contenuto è sufficiente per legare (ma non per fare il pane).
Mescolata con poca acqua dà crespelle squisite, mentre se è miscelata con il grano è adatta a realizzare pizzoccheri e tagliatelle. Aggiunta al mais può essere trasformata in una squisita polenta.
Fiocchi. Sono ottimi nel latte di mandorle o yogurt di soia, mescolati con altri fiocchi e usati per realizzare un muesli casalingo, o ancora aggiunti a sformati dolci e salati.

Per quanto riguarda le sue proprietà nutrizionali c’è da sapere quanto segue.

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Pur non essendo, dal punto di vista botanico, né un cereale né un legume, presente le loro stesse proprietà nutritive.
I suoi piccoli frutti sono composti principalmente da amidi, in particolar modo da amilopectina, che lo rende facilmente digeribile, e da proteine contenenti amminoacidi essenziali, quali lisina e treonina, ed amminoacidi contenenti zolfo.
La sua composizione proteica, inoltre, non presenta le gliadine del glutine, il che lo rende naturalmente senza glutine, adatto a tutti coloro che soffrono di celiachia o di intolleranza.
È ricco di antiossidanti naturali e di sali minerali tra cui potassio, ferro, rame, selenio e zinco.
Tutte queste sue proprietà lo rendono perfetto per qualsiasi tipo di diete ed è, oltretutto, a basso contenuto calorico (343 Kcal / 100gr di prodotto).
Inoltre, grazie alle proprietà della rutina in esso contenuta, è utile per favorire l’elasticità dei tessuti dei vasi sanguigni.
Grazie alla sua capacità di fornire energia e vigore, è perfetto da introdurre nella dieta degli sportivi e da assumere nei periodi di maggior affaticamento, in particolar modo durante il cambio di stagione autunno/inverno, quando il nostro corpo ne risente maggiormente e ha bisogno di più energia.
In caso di sovrappeso, colesterolo e pressione alta, bisogna moderarne l’assunzione.
Difatti, questo pseudo-cereale ha la proprietà negativa di aumentare pressione, peso, glicemia e colesterolo.

Si, certo, dopo aver letto tutto questo si può intuire che non dobbiamo fare tutti i giorni grandi scorpacciate di grano saraceno ma che dobbiamo prenderlo in considerazione come validissima alternativa per preparare un primo senza glutine molto sfizioso e gustoso.
Per preparare il mio grano saraceno decorticato al cavolo nero con caprino e nocciole tostate vi basterà seguire le indicazioni riportate nel solito schema in fondo e il risultato super libidinoso è  assicurato.
Ovviamente se no  amate il sapore del formaggio caprino potete utilizzare una robiola di mucca e andrà bene ugualmente: altrimenti vi consiglio di provare l’abbinamento proposto perché sono sicurissima potrà stuzzicare il vostro palato.
Io vi aspetto domani con una nuova ricetta e come al solito “che la creatività sia con voi!

#INCUCINASTAISENZAPENSIERI

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Grano saraceno decorticato al cavolo nero con caprino e nocciole tostate

Cristina Saglietti
Preparazione 12 minuti
Cottura 20 minuti
Tempo totale 32 minuti
Portata Primo senza glutine
Cucina Contemporaneo Food
Porzioni 4

Ingredienti
  

  • 320 g grano saraceno decorticato
  • n.4 mazzetti di cavolo nero
  • 250 g formaggio caprino fresco
  • n.5 cucchiai nocciole tostate
  • q.b. parmigiano grattugiato
  • q.b. olio extra vergine di oliva
  • q.b. sale e pepe
  • una noce di burro

Istruzioni
 

  • In una pentola adatta fare fondere una noce di burro con tre cucchiai di olio: aggiungere le foglie di cavolo nero private della parte centrale dura e tagliate a listarelle e mescolare delicatamente.
  • Unire il grano saraceno decorticato e risottare alcuni minuti.
  • Aggiungere dell'acqua calda sino a coprire il tutto e proseguire la cottura come se fosse un risotto seguendo le indicazioni di tempo riportate sulla confezione.
  • Una volta raggiunto il punto di cottura desiderato, sincerarsi che il grano saraceno sia ben umido e aggiungere il caprino, un po' di parmigiano, sale e pepe e mantecare sino ad ottenere una buona crema.
  • Aggiungere all'ultimo le nocciole tostate tritate grossolanamente al coltello.
  • Volendo decorare con delle piccole foglie di cavolo nero fritte in poco olio per due minuti circa.
  • Servire con altro parmigiano, pochissimo pepe e un filo di olio.

 

 


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